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Il tempo di Mabon


“Un fuoco nascosto brucia in eterno dentro la terra in ogni parte del mondo. Ci accorgiamo dei suoi effetti nelle foglie che muoiono e nella ruggine che ricopre il ferro. Gli scienziati chiamano questo processo “eremacausis” che significa silenzioso o che brucia lentamente. Durante l’autunno questa grande conflagrazione diventa particolarmente manifesta. Ciascun rigido stelo d’erba ed ogni foglia delle terre boscose iene gettato nel grande crogiuolo della natura, ed i colori accesi del loro morire sono le stesse fiamme che le consumano.

Mabon, Equinozio d’Autunno, Lessoja, Lettonia

Le popolazioni preistoriche che abitavano le steppe dell’Eurasia si riunivano periodicamente, probabilmente durante i cambiamenti delle costellazioni e soprattutto durante i cicli riproduttivi degli animali, dai quali dipendevano: “È fuor di dubbio che questi cambiamenti influenzassero non solo la vita quotidiana dei cacciatori della preistoria, le loro attività di caccia e di raccolta, ma anche l’organizzazione della società, che, probabilmente, in analogia con quanto avveniva in molte società di cacciatori contemporanei, oscillava tra un momento di massima dispersione in piccoli gruppi, durante la stagione più difficile e impegnativa (generalmente l’inverno) e un momento di massima concentrazione, quando le risorse erano più abbondanti e consentivano a gruppi più numerosi di riunirsi e di progettare attività comuni”. 1

“Essi dovevano conoscere perfettamente le abitudini e il comportamento degli animali: dove vivevano, come si spostavano, quando era la stagione degli accoppiamenti e quella del parto, quali territori frequentavano in quali stagioni dell’anno. Così pure, gli alimenti vegetali – la frutta, i tuberi, le piante commestibili – si rendevano disponibili in determinate parti del territorio in particolari momenti dell’anno. Animali e piante, infatti, soprattutto nell’emisfero boreale, sono soggetti a una particolare ciclicità determinata dal mutamento stagionale, che si allaccia quindi alle trasformazioni che riguardano il tempo atmosferico, la temperatura, il calore, la durata del giorno e della notte. Queste oscillazioni erano sicuramente ben conosciute dai popoli della preistoria (…..) molti animali mostrano precise associazioni stagionali: le cavalle possono essere ingravidate più facilmente nel periodo della luna piena intorno al solstizio d’estate, mentre per i bovini la stagione dell’accoppiamento si colloca vicino all’equinozio d’autunno.

1 Le Porte dell’anno, Enrico Comba e Margherita Amateis

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